Carissimi e carissime questo è un LUOGO DI SCAMBIO. Uno scambio libero, divertente, entusiasmante, passionale, costruttivo, dedicato agli appassionati della metafora. Spero e auguro a tutti che in qualche modo ogni scambio in questo posto sia un'esperienza di valore per i nostri cuori e le nostre menti.
Post più popolari
-
E crescendo impari che la felicita' non e' quella delle grandi cose. Non e' quella che si insegue a vent'anni, quando...
-
Un inverno venne a trovarmi un professore di astronomia. Lasciò la porta di ingresso aperta, lasciò la porta del mio studio aperta e aprì ...
-
In tutto il mondo non esiste nessuno che sia come me. Tutto quello che proviene da me è autentico, perché sono soltanto io a sceglierlo....
-
Socrates : Durante tutto il viaggio eri emozionato, eri felice Dan : Perché credevo che avrei visto qualcosa. Socrates : Eri come un ...
-
Troisi fornisce in questa intervista delle ristrutturazioni interessanti sull'amore: amplia il campo e crea delle convinzioni "para...
-
La mentalità della crescita e il potere del "non ancora"... Un video estremamente istruttivo che spiega, con basi neurofisiologic...
Mi piace
martedì 14 giugno 2011
Paradosso dei cammelli
Si narra che un ricco sceicco arabo lasciò in eredità ai suoi quattro figli maschi 39 cammelli, con la clausola di doverseli dividere secondo le sue volontà, pena la perdita di tutto. Metà dovevano andare al primogenito, un quarto al secondogenito, un ottavo al terzo figlio, ed un decimo dei cammelli all’ultimo, curando con ogni attenzione la salute degli animali che non potevano essere nè venduti nè uccisi. I figli andarono nel deserto a discutere, ma non fecero che litigare perché non sapevano come fare per rispettare le volontà del padre. Erano in un momento critico della discussione, quando in lontananza videro arrivare un saggio errante su un cammello. Si avvicinò ai fratelli, alla loro richiesta di aiuto si fece spiegare il problema e così rispose: “Ai vostri 39 cammelli aggiungo il mio e fanno 40; al primo di voi va la metà: 20 cammelli; al secondo un quarto: 10 cammelli; al terzo un ottavo: 5 cammelli; all’ultimo un decimo: 4 cammelli. 20+10+5+4 fanno 39 cammelli. È rimasto il mio che se permettete mi riprendo”. E se ne andò, lasciando tutti sbigottiti e senza parole.”
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Sembra che nonostante spesso abbiamo potenzialmente la materia prima per risolvere i nostri problemi, risulta essenziale il supporto di terzi che anche solo con la loro presenza, per il fatto stesso di essere "terzi", sono a noi indispensabili. Questo racconto è una splendida metafora dell'importanza di saper chiedere e accettare l'aiuto degli altri.
RispondiElimina